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Acustica

 

Vedi anche: Rischio Rumore

 

RIFERIMENTI NORMATIVI:

– Norma UNI EN ISO 1683:2015 "Valori di riferimento preferiti per i livelli acustici e vibratori"

– Norma UNI/TR 11571:2015 "Acustica - Rassegna dei metodi per la valutazione del rumore da sorgenti fisse riportati in norme tecniche o in provvedimenti legislativi nazionali in relazione alla sua accettabilità" 
[Base documentale dei metodi per la valutazione del rumore da sorgenti fisse per l’accertamento della sua accettabilità riportati in norme tecniche o in provvedimenti legislativi vigenti]

 
 
Titolo Data modifica Autore Visite
I principali congressi di Acustica del 2015 29 Dicembre 2015 Scritto da Super User Visite: 4465
L'incertezza di misura nelle misurazioni acustiche 30 Settembre 2015 Scritto da Super User Visite: 6751
Verso il completo riordino della legislazione acustica 06 Giugno 2015 Scritto da Super User Visite: 5281
Salone Ambiente Lavoro – a Bologna dal 22 al 24 ottobre 24 Febbraio 2015 Scritto da Super User Visite: 5035
Il disturbo da rumore del vicinato e il disturbo alla quiete pubblica 07 Marzo 2021 Scritto da Super User Visite: 6696
Noise In Europe 2020 29 Giugno 2020 Scritto da Super User Visite: 1374
Relazione della Commissione Europea sulla applicazione della Direttiva END 10 Giugno 2017 Scritto da Super User Visite: 2205
EEA Technical report No 14/2016 on Quiet Areas 10 Giugno 2017 Scritto da Super User Visite: 4873
International Noise Awareness Day (INAD) 2017 19 Marzo 2017 Scritto da Super User Visite: 4586
Bruxelles 24/4/2017: Noise In Europe 25 Febbraio 2017 Scritto da Super User Visite: 4561

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Acustica ambientale 9

L'"Agente Fisico" è a disposizione per fornire consulenza e preventivi per la effettuazione di Valutazioni di Rumore Ambientale ("impatto" e/o "clima acustico"): contattateci liberamente e senza impegno!

 

 

RIFERIMENTI NORMATIVI:

 

– D.Lgs. n.42 del 17/02/2017: "Disposizioni in materia di armonizzazione della normativa nazionale in materia di inquinamento acustico, a norma dell'articolo 19, comma 2, lettere a), b), c), d), e), f) e h) della legge 30 ottobre 2014, n. 161"
[modifica la Legge 447/1995 (Legge Quadro) e il D.Lgs. 194/2005 (sul rumore da grandi infrastrutture secondo la Direttiva END). In particolare: introduce la definizione di valore limite di immissione specifico; istituisce la Commissione per la tutela dall'inquinamento acustico, che dovrà aggiornare i decreti attuativi previsti dalla Legge Quadro integrando la normativa con disposizioni in merito a: traffico in ambienti acquatici, impianti di risalita, eliporti, spettacoli dal vivo, impianti eolici, attività motoristiche, attività sportive rumorose (es. tiro a volo, armi da fuoco); ridefinisce la professione del Tecnico competente in acustica ambientale (TCAA) includendola tra quelle non-ordinistiche disciplinate dalla Legge n.4/2013, fissando nuovi requisiti in merito al titolo di studio e ai corsi abilitanti, istituendo l'elenco unificato presso il Ministero dell'Ambiente e il Tavolo tecnico di coordinamento, imponendo l'aggiornamento professionale continuo, abrogando il D.P.C.M. del 31/3/1998. APPROFONDIMENTI]

– D.P.C.M. 16 aprile 1999, n.215: "Regolamento recante norme per la determinazione dei requisiti acustici delle sorgenti sonore nei luoghi di intrattenimento danzante e di pubblico spettacolo e nei pubblici esercizi"

– D.M.A. 16/03/1998: "Tecniche di rilevamento e di misurazione dell'inquinamento acustico"

– D.P.C.M. 14 novembre 1997: “Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore”

– Legge 26 Ottobre 1995, n.447: “Legge Quadro sull’inquinamento acustico”
[all'Art.8 regola l'obbligo di presentazione della documentazione acustica previsionale – DO.IM.A. e D.P.C.A.]

 

– Norma UNI ISO 1996-1:2016 "Acustica – Descrizione, misurazione e valutazione del rumore ambientale – Parte 1: Grandezze fondamentali e metodi di valutazione"  

[La norma è stata aggiornata nel suo contenuto tecnico in modo sostanziale essendo stati aggiunti o rivisti diversi punti e appendici. La norma definisce le grandezze fondamentali da usare per la descrizione del rumore in ambienti comunitari e descrive i metodi di valutazione di base. Specifica anche i metodi per valutare il rumore ambientale e fornisce una guida per prevedere la potenziale risposta al fastidio da parte di una collettività esposta per un lungo periodo a diverse tipologie di rumore ambientale. Le sorgenti sonore possono essere separate o combinate in vario modo. L’applicazione del metodo di previsione della risposta al fastidio è limitata alle aree residenziali e agli usi del territorio a lungo termine correlati. La norma non riporta i limiti per il rumore ambientale.] 

– Norma ISO 9613-2:1996: "Acoustic-attenuation of sound during propagation outdoors, part 2: general method of calculation"

 

Semplificazione documentale:

– D.P.R. n.227 del 19/10/2011: "Regolamento per la semplificazione di adempimenti amministrativi in materia ambientale gravanti sulle imprese..."

* si applica alle piccole e medie imprese (PMI) cioè alle categorie di imprese di cui all'Art.2 del D.M. Attività Produttive 18/4/2005 (le imprese attestano l'appartenenza a tali categorie mediante dichiarazione sostitutiva di certificazione);
* prevede:
*** semplificazione in tema di DO.IM.A. [Capo III Articolo 4]:
[Comma 1] sono escluse dall'adempimento le attività a bassa rumorosità elencate nell'Allegato B ("attività a bassa rumorosità")
fatta eccezione per 
attività di carattere ricreativo che utilizzino impianti di diffusione sonora ovvero svolgano manifestazioni ed eventi con diffusione di musica o utilizzo di strumenti musicali;
[Comma 2] in quest'ultimo caso, e negli altri casi, purché le emissioni di rumore siano conformi, si può ricorrere a dichiarazione sostitutiva di atto notorio attestante il rispetto dei limiti di rumore individuati dal DPCM 14/11/97 (ZAC), eventualmente specificando che le nuove realizzazioni o modifiche non comportano l'introduzione di nuove sorgenti sonore né variazioni significative nell'impatto sonoro;
*** adempimenti telematici [Capo III Articolo 5]:
le imprese presentano le istanze di autorizzazione, la documentazione, le dichiarazioni e le altre attestazioni richieste in materia ambientale esclusivamente per via telematica al SUAP.

 

In contenziosi privatistici:

– Codice Civile, Art.844

[introduce il criterio di “normale tollerabilità” che nella prassi giurisprudenziale si traduce nel limite differenziale generalizzato di 3 dB] 

– Corte di Cassazione Civile Sez. 1^ 12/07/2016 (Ud. 10/05/2016) Sentenza n.14180 "RUMORE - INQUINAMENTO ACUSTICO - Superamento della soglia di tollerabilità delle immissioni acustiche - Diritto alla salute - Realizzazione della barriera antirumore - Art. 844 cod. civ. - Art. 32 cost. e 2043 cod. civ.- DANNO AMBIENTALE - Immissioni recanti pregiudizio alla salute umana e all'ambiente - Artt.115, 167, 374, 669-octies e 700 cod. proc. civ.." 

[conferma la condanna del gestore di un tratto autostradale, cui era stata imposta la costruzione di una barriera fonoassorbente per preservare la qualità della vita di quanti abitavano in un appartamento ubicato in prossimità del percorso]

 
 

Sulle componenti tonali penalizzabili o meno:

Il D.M.A. 16/03/1998 contiene un riferimento erroneo alla norma "ISO 266:1987", da leggersi in realtà come:

– Norma ISO 226:1987: Acoustics - Normal equal-loudness level contours

della quale esiste un aggiornamento risalente al 2003. Quest'ultimo è stato contestato scientificamente 
– Parmanen, J., Some Reasons to Revise the International Standard ISO 226:2003: Acoustics—Normal Equal-Loudness-Level Contours, Open Journal of Acoustics, Vol. 2 No. 4, 2012, pp. 143-149. doi: 10.4236/oja.2012.24016 –
e contiene aspetti critici dal punto di vista della valutazione del disturbo: le isofoniche alle basse frequenze si innalzano anche di 10 dB rendendo non più penalizzabili molte componenti tonali.

In merito si consigliano le seguenti letture: 

– Armani, A., Riconoscimento delle componenti tonali in conformità al DM 16-03-98, su Spectra.it (2013) 
– Novo, M., Novo, S., Donzellini, M., Pacini, F., Ferrari, F., La tonale dannata, su Acustica.it (2007) 
– Pagina Wikipedia Diagramma di uguale intensità sonora 
– Discussione su LinkedIn

 

Sul rumore a bassa frequenza (ad es. da impianti eolici):

– Académie Nationale de Médicine: "Nuisances sanitaires des eoliennes terrestres" (2017)

– Jerry L. Punch and Richard R. James: "Wind Turbine Noise and Human Health: A Four-Decade History of Evidence that Wind Turbines Pose Risks" (October 2016)

– Norma DIN 45680:1997 (e progetti successivi) "Messung und Beurteilung tieffrequenter Geräuschimmissionen"
* la norma è soggetta da anni a intesa discussione e progetti di riedizione, cfr. ad es. al sito Müller-BBM GmbH

 

Sul criterio differenziale:

– Callegari A., Poli M., L'attività di vigilanza sul rumore e l'applicazione del criterio differenziale a tutela del cittadino disturbato, in Rivista Italiana di Acustica Vol. 44 (2020), N.3-4, pp. 44-53

– Circolare del Ministero dell'Ambiente del 06/09/2004 Interpretazione in materia di inquinamento acustico: criterio differenziale e applicabilità dei valori limite differenziali (GU n. 217 del 15-9-2004) 

– Sentenza TAR Veneto 10/02/2010 , n. 351
[il doppio limite posto dall’art. 4 del DPCM 14 novembre 1997 (limite assoluto e limite differenziale), in forza dell'articolo 8, comma 1 può trovare applicazione solo dopo che il Comune abbia effettuato la zonizzazione acustica]

– Sentenza TAR Umbria 13/3/2013, n.164
[Area classificata dal vigente PRG come area a destinazione produttiva – Assenza di zonizzazione acustica – Rilievo della pianificazione urbanistica a fini acustici – Possibilità di qualificare l’area come “zona esclusivamente industriale” – D.P.C.M. 1 marzo 1991 – Esclusione dal limite differenziale]

 

 

Sugli impianti a ciclo continuo:

– D.M. 11.12.1996: Applicazione del criterio differenziale per gli impianti a ciclo produttivo continuo

 

Sulle attività motoristiche:

– D.P.R. del 3/4/2001 n.304: Regolamento recante disciplina delle emissioni sonore prodotte nello svolgimento delle attività motoristiche

 

Sul rumore infrastrutturale di macro-aree:

– D.Lgs. 19 agosto 2005, n.194: Attuazione della Direttiva 2002/49/CE [European Noise Directive – END] relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale
[Definizione dei metodi e obiettivi della mappatura acustica strategica]

– Direttiva 2015/996/CE: Metodi comuni per la determinazione del rumore a norma della Direttiva 2002/49/CE
[Di particolare interesse l'Allegato "
METODI DI DETERMINAZIONE DEI DESCRITTORI ACUSTICI" che sostituisce l'Allegato II della Direttiva 2002/49/CE adeguando i metodi di valutazione di veicoli stradali e su rotaia e relative infrastrutture, aeromobili, attrezzature utilizzate all'aperto e attrezzature industriali, macchinari mobili – altre info]

 

Legislazione Regionale e Linee Guida:

 

Alla pagina di ISPRA Agenti Fisici sono disponibili le seguenti Linee Guida ISPRA in materia di Rumore Ambientale: 

– Efficacia dei piani di risanamento acustico delle infrastrutture di trasporto lineari;

– Linee guida per il monitoraggio del rumore derivante da infrastrutture stradali;

– Linee guida per il controllo e il monitoraggio acustico ai fini delle verifiche di ottemperanza delle prescrizioni VIA;

– Linee Guida per il monitoraggio del rumore derivante dai cantieri di grandi opere;

– Linee guida per la progettazione e la gestione delle reti di monitoraggio acustico aeroportuale;

– Linee guida per la valutazione e il monitoraggio dell’impatto acustico degli impianti eolici. 

 

* EMILIA-ROMAGNA

L.R. 09.05.2001, n.15: Disposizioni in materia di inquinamento acustico

D.G.R. 14.04.2004, n.673: Criteri tecnici per la redazione della documentazione di previsione di impatto acustico e della valutazione del clima acustico

* FRIULI - VENEZIA GIULIA

L.R. 18.6.2007, n.16: Norme in materia di tutela dall’inquinamento atmosferico e dall’inquinamento acustico 

* LIGURIA

D.G.R. 28.05.1999, n.534

* LAZIO

L.R. 30.08.2001, n.18: Disposizioni in materia di inquinamento acustico

D.G.R. n.663/2007: Individuazione dell’agglomerato di Roma e dell’Autorità competente ai fini degli adempimenti previsti dal D.lgs. 19 agosto 2005 n. 194 in materia di determinazione e gestione del rumore ambientale

* LOMBARDIA

L.R. 10.08.2001, n.13: Norme in materia di inquinamento acustico

D.G.R. 08.03.2002 n.VII/8313: Modalità e criteri di redazione della documentazione di previsione di impatto acustico e di valutazione previsionale del clima acustico

D.G.R. 10.01.2014 n.X/1217: Semplificazione dei criteri tecnici per la redazione della documentazione di previsione d’impatto acustico dei circoli privati e pubblici esercizi. Modifica ed integrazione dell’allegato alla deliberazione di Giunta regionale 8 marzo 2002, n. VII/8313

L.R. n.11/2020: Legge di semplificazione 2020 
–
introduce alcune variazioni alla L.R.13/2001 in particolare modificando l’art.7 “Requisiti acustici degli edifici e delle sorgenti sonore interne”

* PIEMONTE

L.R. 20.10.2000 n.52 (vigente dal 12.04.2013): Disposizioni per la tutela dell'ambiente in materia di inquinamento acustico

D.G.R. 14.02.2005 n.46-14762: Criteri per la redazione della documentazione di clima acustico 

D.G.R. 02.02.2004 n. 9-11616: Criteri per la redazione della documentazione di impatto acustico 

* TOSCANA 

L.R. 1.12.1998, n.89: Norme in materia di inquinamento acustico 
Regolamento 7 luglio 2014, n. 38/R: Modifiche al regolamento regionale di attuazione dell'articolo 2, comma 1, della legge regionale 1 dicembre 1998, n. 89

* VENETO 

L.R. n.21/1999: Norme in materia di inquinamento acustico 

L.R. n.11/2001: Linee Guida per la elaborazione della Documentazione di Impatto Acustico (D.D.G. ARPAV n.3/2008: Definizioni ed obiettivi generali per la realizzazione della Documentazione in materia di Impatto Acustico e Linee Guida per la Elaborazione della Documentazione di Impatto Acustico)

* ALTRE REGIONI:

In costruzione... Si veda anche al sito ANIT

 
 

Rumore delle infrastrutture di trasporto 3

 

RIFERIMENTI NORMATIVI:

 

– Norma UNI/TS 11659-1:2016 "Acustica – Misure di mitigazione sonora – Parte 1: Generalità"
[tratta gli aspetti tecnici e procedurali relativi alla valutazione dei costi, dell’efficacia e dell’efficienza delle misure di mitigazione applicabili alle infrastrutture di trasporto e di definire modalità tecniche operative per l’individuazione delle strategie o soluzioni di maggiore efficacia ed efficienza.]

 

 

Per il traffico veicolare:

– D.P.R. 30 marzo 2004, n. 142 "Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell’inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare, a norma dell’articolo 11 della Legge 26 ottobre 1995, n. 447"

Linee Guida:

– Linee guida per il controllo e il monitoraggio acustico ai fini delle verifiche di ottemperanza delle prescrizioni VIA (ISPRA 2013)

– Linee guida per il monitoraggio del rumore derivante da infrastrutture stradali (ISPRA 2013)

– Linee guida per la predisposizione e la verifica dell’efficacia dei piani di risanamento acustico delle infrastrutture di trasporto lineari (ISPRA 2013)

Per interpretazioni:

* Con Sentenza n. 01370/2015 del 29/10/2015 la quarta sezione del Consiglio di Stato si è espressa sulla legittimità della richiesta da parte del Comune di Torino di un onere acustico aggiuntivo per il rilascio del permesso di costruire di un nuovo edificio residenziale in un’area urbana caratterizzata da rumore stradale eccedente i limiti vigenti (superiore ai valori limite assoluti di immissione di 65/55 dBA diurni/notturni fissati dal Comune in attuazione del D.P.R. 142/04). In particolare il Comune, ai sensi di quanto previsto nel Regolamento Comunale per a Tutela dall’Inquinamento Acustico, ha chiesto il pagamento dell’importo di euro 26.620,00 a compensazione delle spese da sostenere per gli interventi di mitigazione del rumore stradale resi necessari dalla nuova edificazione. SCARICA LA SENTENZA (fonte: AIA)

 

Per il traffico ferroviario:

– D.P.R. 18 novembre 1998, n. 459 "Regolamento recante norme di esecuzione dell’art. 11 della legge 26 ottobre 1995, n. 447, in materia di inquinamento acustico derivante da traffico ferroviario"

Linee Guida:

– Linee guida per il controllo e il monitoraggio acustico ai fini delle verifiche di ottemperanza delle prescrizioni VIA (ISPRA 2013)

– Linee guida per la predisposizione e la verifica dell’efficacia dei piani di risanamento acustico delle infrastrutture di trasporto lineari (ISPRA 2013)

 

Per il rumore aeroportuale:

– D.P.R. 11 dicembre 1997, n. 496 "Regolamento recante norme per la riduzione dell’inquinamento acustico prodotto dagli aeromobili civili"

– D.M.A. 31 ottobre 1997 "Metodologia di misura del rumore aeroportuale"

Linee Guida:

– Linee guida per la progettazione e la gestione delle reti di monitoraggio acustico aeroportuale (ISPRA 2013)

– Linee guida per il controllo e il monitoraggio acustico ai fini delle verifiche di ottemperanza delle prescrizioni VIA (ISPRA 2013)

Per interpretazioni:

* E' entrato in vigore il Regolamento Europeo n. 598/2014 che istituisce norme e procedure per l’introduzione di restrizioni operative per il contenimento del rumore negli aeroporti dell’Unione e che abroga la direttiva 2002/30/CE. Il regolamento si applica soltanto agli aeroporti con un traffico civile superiore a 50 000 movimenti all’anno, laddove sia stato constatato un problema di inquinamento acustico, e stabilisce procedure da seguire per contenere le immissioni sonore e ridurre il numero delle persone esposte al rumore secondo il principio dell’approccio equilibrato. Per maggiori informazioni e ulteriori approfondimenti SCARICA IL REGOLAMENTO (fonte: AIA)
* Con la Sentenza n. 10119/2014 il TAR del Lazio ha annullato il DPR 476/99 relativo alla regolamentazione dei voli notturni. I Giudici hanno ritenuto che la previsione del divieto debba essere circoscritta e differenziata in considerazione delle singole situazioni di effettivo inquinamento acustico e di effettivo danno o pericolo per la salute. Per maggiori informazioni SCARICA LA SENTENZA (fonte: AIA)
* Con la Sentenza n. 907/2016 il Consiglio di Stato ha respinto la Sentenza n. 10759/2014 del TAR del Lazio (SCARICA) ribadendo così le disposizioni del DPR 496/97. L’annullamento del DPR 496/97 aveva provvisoriamente determinato un vuoto normativo nella gestione del rumore aeroportuale. Per maggiori informazioni  SCARICA LA SENTENZA DEL CdS (fonte: AIA)

 

Per il traffico marittimo:

* Sussiste tuttora una lacuna normativa relativa alle infrastrutture del trasporto marittimo: non è stato dato pienamente seguito a quanto previsto dalla Legge Quadro, art.11 comma 1, laddove si stabiliva che entro un anno si sarebbero dovuti emettere i regolamenti di esecuzione e quindi anche il regolamento relativo alla disciplina dell’inquinamento acustico prodotto dal traffico marittimo.

 
 

Acustica: bonifiche 0

L'"Agente Fisico" è a disposizione per fornire consulenza e preventivi per la progettazione di barriere e bonifiche acustiche: contattateci liberamente e senza impegno!
 

RIFERIMENTI NORMATIVI:

– Serie UNI EN ISO 11690 "Raccomandazioni pratiche per la progettazione di ambienti di lavoro a basso livello di rumore contenenti macchinario"

- Parte 1:1998 "Strategie per il controllo del rumore"

- Parte 2:1999 "Provvedimenti per il controllo del rumore"

- Parte 3:2000 "Propagazione del suono e previsione del rumore in ambienti di lavoro"

– Norma UNI 11347:2015 "Acustica. Programmi aziendali di riduzione dell'esposizione a rumore nei luoghi di lavoro" (P.A.R.E.)
* Revisione del rapporto tecnico UNI/TR 11347:2010 che, dopo un periodo di sperimentazione di alcuni anni, si è trasformato in norma.

– Norma UNI EN ISO 15667:2002 "Linee guida per la riduzione del rumore mediante cabine e cappottature"

 

Linee guida:

– "Metodologie e interventi tecnici per la riduzione del rumore negli ambienti di lavoro", a cura di INAIL (2013)
* Il Manuale, approvato dalla Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro, costituisce lo stato dell'arte italiano in materia di controllo del rumore tramite gli interventi di prevenzione tecnica primari e secondari e, in sinergia alla recente Norma UNI/TR 11347, costituisce un sopporto metodologico e operativo per gli adempimenti previsti dal capo II del Titolo VIII del D.Lgs. 81/2008 volti all'eliminazione o la riduzione al minimo del rischio rumore sulla base dell'attuale stato dell'arte della tecnologia.

 

Bibliografia:

– Carlo Costantini, Diego Annesi, Paolo Foti: "Isolamento Acustico degli Edifici (Materiali - Progettazione - Collaudi)", Ediz. Legislazione Tecnica (ISBN: 978-88-6219-148-7)

 

Acustica architettonica o edilizia 10

L'"Agente Fisico" è a disposizione per fornire consulenza e preventivi per la effettuazione di verifiche dei Requisiti Acustici Passivi degli edifici e studi di Acustica degli Ambienti ordinari e delle Sale per il pubblico (riverbero, intelligibilità del parlato): contattateci liberamente e senza impegno!
 
  

RIFERIMENTI NORMATIVI:

– D.Min.Amb. 11/10/2017 "Criteri ambientali minimi [CAM] per l’affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici" (agg. del D.Min.Amb. 11/1/2017 "Adozione dei criteri ambientali minimi [CAM] per gli arredi per interni, per l’edilizia e per i prodotti tessili") 
[introduce specifici valori dei requisiti acustici passivi da rispettare nell’«affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici» (allegato 2 punto 2.3.5.6), adeguando i criteri individuati dal DPCM 05/12/1997 in relazione allo stato dell’arte degli standard di buona tecnica in materia. In particolare: 
* richiede che i valori dei requisiti acustici passivi dell’edificio corrispondano almeno a quelli della classe II ai sensi della norma UNI 11367. Gli ospedali, le case di cura e le scuole devono soddisfare il livello di “prestazione superiore” riportato nel prospetto A.1 Appendice A della stessa norma e devono essere altresì rispettati i valori caratterizzati come “prestazione buona” nel prospetto B.1 dell’Appendice B.
* Gli ambienti interni devono essere idonei al raggiungimento dei valori indicati per i descrittori acustici riportati nella norma UNI 11532.
* I descrittori acustici da utilizzare sono quelli definiti nella UNI 11367 per i requisiti acustici passivi delle unità immobiliari, ed almeno il tempo di riverberazione e lo STI per l'acustica interna agli ambienti di cui alla UNI 11532.
* Gli isolanti acustici devono rispondere ai criteri indicati nel par.2.4.2.9.
* Verifica: il progettista deve dare evidenza del rispetto del criterio, conseguendo dapprima un progetto acustico e poi una relazione di conformità redatta tramite misure acustiche in opera, che attestino il raggiungimento della classe acustica prevista dal criterio e i valori dei descrittori acustici di riferimento ai sensi delle norme UNI 11367, UNI 11444, UNI 11532.
Si vedano anche la guida ANIT, l'approfondimento sul sito ANIT e 
la pagina dedicata al sito Min.Amb.]

 

Bibliografia:

– Massimo Guazzetti: Acustica edilizia e rumore ambientale. Hoepli, 2015

 

Vedi anche: Classificazione acustica degli edifici

 

Acustica delle sale 3

RIFERIMENTI NORMATIVI:

– Norma UNI EN ISO 3382: "Acustica - Misurazione dei parametri acustici degli ambienti"

Parte 1:2009: "Sale da spettacolo"

Parte 2:2008: "Tempo di riverberazione negli ambienti ordinari"
[con Errata corrige EC 1-2010 UNI EN ISO 3382-2:2008]

Parte 3:2012: "Open space"

– Norma UNI 11532: "Caratteristiche acustiche interne di ambienti confinati - Metodi di progettazione e tecniche di valutazione"

Parte 1:2018: "Requisiti generali"
* sostituisce la UNI 11532:2014
*
 Errata Corrige: EC 1-2018 UNI 11532-1:2018
*
 
Si applica ai settori: 1) scolastico – comunicativo/collettivo – collettivo – piccole sale conferenze e/o polifunzionali 2) sanitario 3) ristorazione 4) terziario 5) sportivo 6) museale – fieristico – espositivo
* 
NON si applica ai settori: – grandi sale, teatri, luoghi di culto – sale di registrazione, regia e missaggio audiovisivo
* 
NON riporta i valori di riferimento per T60 (rimanda per questo alle altre parti della Norma, non tutte pubblicate)
* 
NON riporta i metodi di determinazione previsionale di T60 (rimanda per questo alla UNI EN 12354-6)
* 
Riporta i metodi di determinazione previsionale dello STI

Parte 2:2020: "Settore scolastico"
* definisce i descrittori acustici per il settore (1) della Parte 1: scolastico – comunicativo/collettivo – collettivo – piccole sale conferenze e/o polifunzionali
* individua tempo di riverbero (T), Speech Transmission Index (STI), chiarezza (C50) e rumore degli impianti; specifica come effettuare le verifiche in opera considerando l’incertezza di misura; nelle Appendici vengono analizzati aspetti quali il corretto posizionamento dei materiali fonoassorbenti, le proprietà acustiche dei materiali e casi di studio (fonte ANIT)

– Norma CEI EN 60268-16: "Sound system equipment – Objective rating of speech intelligibility by speech transmission index" 

[definizione di STI] 

 

Interpretazioni e note: 

– Nell'ambito del D.P.C.M. 5/12/1997 "Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici", che ha recepito le indicazioni del D.M. 18/12/1975 "Norme tecniche aggiornate relative alla edilizia scolastica, ivi compresi gli indici minimi di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica, da osservarsi nella esecuzione di opere di edilizia scolastica", per gli ambienti scolastici di dimensioni inferiori a 500 m3 sono prescritti valori del tempo di riverbero nell'intervallo di frequenza 1000 Hz – 2000 Hz non superiori a 0,8 s; per ambienti di dimensioni comprese tra  500 m3 e 1000 m3 i valori del tempo di riverbero nell'intervallo di frequenza 1000 Hz – 2000 Hz non devono superare 1 s.

 

Bibliografia: 

– Angelo Lombardo: "Un algoritmo per il progetto e l’ottimizzazione acustica delle aule scolastiche", Rivista Italiana di Acustica Vol.44 n.1-2 (2020) 

Abstract – In questo lavoro è stato sviluppato uno strumento a supporto dei professionisti nell’individuazione delle migliori soluzioni per l'allestimento acustico di un’aula scolastica. Trattasi di un algoritmo che traspone le indicazioni della norma UNI 11532-2:2020 e determina i descrittori acustici dell’aula sia dalle formule dell’acustica statistica che dalle simulazioni dell’acustica geometrica (GA). L’algoritmo è utilizzato, poi, per studiare l’applicabilità dell'ottimizzazione multi-obiettivo al progetto acustico delle aule al fine di massimizzare le prestazioni acustiche soddisfacendo al contempo i criteri contrastanti di mantenimento dei costi di progettazione/rinnovamento acustico.
 

 

Requisiti acustici passivi 3

 

RIFERIMENTI NORMATIVI:

– D.P.C.M. 5/12/1997: "Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici"

 

– Norma UNI 8199:2016 "Acustica in edilizia – Collaudo acustico di impianti a servizio di unità immobiliari – Linee guida contrattuali e modalità di misurazione all’interno degli ambienti serviti"
[definisce le linee guida contrattuali per la verifica dei livelli di pressione sonora, indotti da impianti tecnici e componenti tecnologici di impianto a funzionamento continuo e discontinuo, esclusivamente negli ambienti serviti dagli stessi. Descrive inoltre le procedure di misurazione del livello di pressione sonora e di caratterizzazione acustica degli ambienti serviti ai fini della verifica dei riferimenti contrattuali. I metodi di misura si applicano agli impianti a funzionamento continuo e/o discontinuo il cui ciclo operativo di riferimento è definito in sede contrattuale ovvero, in mancanza di questi riferimenti, è descritto nell’appendice B della UNI EN ISO 16032.]

– Norma UNI EN ISO 10052:2010 "Acustica - Misurazioni in opera dell'isolamento acustico per via aerea, del rumore da calpestio e della rumorosità degli impianti - Metodo di controllo"

* "...I valori ottenuti dal metodo indicato nella norma per l isolamento acustico e il rumore da calpestio sono espressi in banda di ottava e possono essere convertiti in indice di valutazione secondo la UNI EN ISO 717-1 e la UNI EN ISO 717-2. Per gli impianti, i valori ottenuti sono espressi direttamente in livelli di pressione sonora ponderati A e C."

– Norma UNI/TR 11175:2005 "Acustica in edilizia - Guida alle norme serie UNI EN 12354 per la previsione delle prestazioni acustiche degli edifici - Applicazione alla tipologia costruttiva nazionale"

– Norma UNI 11296:2018 "Acustica in edilizia – Posa in opera di serramenti e altri componenti di facciata – Criteri finalizzati all’ottimizzazione dell’isolamento acustico di facciata dal rumore esterno"

– Norma UNI 11572:2015 "Acustica – Misurazione dell'isolamento acustico in edifici e di elementi di edificio – Misurazioni in opera dell'isolamento acustico per via aerea degli elementi di facciata e delle facciate"
[Specifica due serie di metodi per la misurazione dell’isolamento al rumore aereo, rispettivamente di elementi di facciata e di intere facciate, denominati metodi degli elementi e metodi  globali.
Ricalca la UNI EN ISO 140-5, che era stata erroneamente ritirata a seguito della pubblicazione della UNI EN ISO 16283-1, sanando il “temporaneo vuoto normativo”. Evidentemente la norma verrà ritirata appena verrà pubblicato il seguito della 16283.]

– Serie UNI EN 12354:2017 "Acustica in edilizia - Valutazioni delle prestazioni acustiche di edifici a partire dalle prestazioni di prodotti"
[per il calcolo previsionale dei parametri rilevanti nell'acustica degli interni]

- Parte 1 "Isolamento dal rumore per via aerea tra ambienti"
- Parte 2 "Isolamento acustico al calpestio tra ambienti"
- Parte 3 "Isolamento acustico contro il rumore proveniente dall'esterno per via aerea"
- Parte 4 "Trasmissione del rumore interno all'esterno"
- Parte 5 "Livelli sonori dovuti agli impianti tecnici"
- Parte 6 "Assorbimento acustico in ambienti chiusi"

– Norma UNI EN ISO 16032:2005 "Acustica - Misurazione del livello di pressione sonora di impianti tecnici in edifici - Metodo tecnico progettuale" 

– Serie UNI EN ISO 16283: "Acustica - Misure in opera dell’isolamento acustico in edifici e di elementi di edificio"

- Parte 1:2014 "Isolamento acustico per via aerea"
* sostituisce: UNI EN ISO 140-5:2000; UNI EN ISO 140-4:2000; UNI EN ISO 140-7:2000; UNI EN ISO 140-14:2004; UNI EN ISO 717-1
* 
per camere nell’intervallo da 10 m3 a 250 m3 nel campo di frequenza da 50 Hz a 5 000 Hz
Visual Guide: How to measure acoustic insulation : New ISO 16283-1 [PDF – source: NoiseLab]
* Discussione: UNI EN ISO 16283-1 e mancanza di V/7.5

- Parte 2:2018 "Isolamento dal rumore di calpestio"
* modificata nel 2018 nel punto 7.3.2 in modo che la scelta delle posizioni del microfono si applichi a qualsiasi sorgente di calpestio
* per camere nell’intervallo da 10 m3 a 250 m3 nel campo di frequenza da 50 Hz a 5 000 Hz
* Il documento descrive, oltre alle tecniche di misura per rilevare i parametri “tradizionali” con sorgente normalizzata di rumore da calpestio, anche una nuova procedura per determinare il descrittore livello massimo standardizzato di rumore impattivo (L’i,Fmax,V,T) utilizzando come sorgente una palla in gomma

- Parte 3:2016 "Isolamento acustico di facciata" 
* per camere nell’intervallo da 10 m3 a 250 m3 nel campo di frequenza da 50 Hz a 5 000 Hz
* L’isolamento acustico per via aerea misurata è dipendente dalla frequenza e può essere convertito in un indice di valutazione per caratterizzare la prestazione acustica utilizzando la Parte 1


per la Classificazione acustica:

- Vai alla pagina dedicata

 

per interpretazioni:

– I requisiti acustici passivi sono applicabili solo:
* tra unità immobiliari diverse (no vani scala / parti comuni);
* a realizzazioni la cui concessione edilizia data posteriormente al 20/2/1998.

– La Circolare del Min. Ambiente del 1/9/1998 prot. n. 3632/SIAR/98 afferma che “il D.P.C.M. 5 dicembre 1997 è sicuramente da applicare per gli edifici di nuova costruzione e per la ristrutturazione di edifici esistenti. Per ristrutturazione di edifici esistenti si intende il rifacimento anche parziale di impianti tecnologici, delle partizioni orizzontali e verticali degli edifici, il rifacimento delle facciate esterne, verniciatura esclusa”.

– La Circolare del Min. Ambiente del 9/3/1999 ha chiarito che i requisiti acustici passivi sono applicabili (a) agli edifici oggetto di nuova concessione edilizia (b) ai nuovi impianti tecnologici (c) alle ristrutturazioni totali di edifici esistenti.

– Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici con parere n. 12/2014 ha confermato l'applicabilità dei requisiti acustici passivi degli edifici in caso di ristrutturazioni qualsivoglia di edifici esistenti, vale a dire nel caso di rifacimento anche parziale di impianti tecnologici di particolare rumorosità, quali quelli previsti per gli impianti di riscaldamento/condizionamento, o impianti per laboratori eccetera, mentre non vanno seguite le prescrizioni del D.P.C.M. 5/12/1997 nel caso di semplice tinteggiatura e restauro parziale delle pareti e/o intonaci. Esso ha anche precisato l'interpretazione da adottare nel caso di edifici ad uso promiscuo. [Scarica il parere dal sito Omniacustica]
Lo stesso Consiglio ha ribadito il concetto in un parere espresso per la Università degli Studi di Roma "La Sapienza", esplicitando che "il rispetto ed il soddisfacimento dei requisiti acustici passivi, devono essere applicate anche in caso di ristrutturazioni di edifici esistenti che prevedano il rifacimento anche parziale di impianti tecnologici e/o di partizioni orizzontali o verticali (solai, coperture, pareti divisorie, ecc.) e/o delle chiusure esterne dell’edificio (esclusa la sola tinteggiatura delle facciate), oppure la suddivisione di unità immobiliari interne all’edificio, cioè in definitiva tutti gli interventi di ristrutturazione che interessino le parti dell’edificio soggette al rispetto dei requisiti acustici passivi regolamentati dal D.P.C.M. 5 dicembre 1997, come desumibile dal decreto stesso.” [Leggi il commento di L. Barbaresi o scarica il parere dal sito AIA]

– Francesca Di Nocco: La nuova normativa ISO 12354 per la previsione dell’isolamento acustico degli edifici – The new ISO 12354 for the estimation of acoustic performance of buildings, Rivista Italiana di Acustica 41/1-2 (2017)

 

Linee Guida:

– GUIDA ANIT Requisiti acustici passivi e classificazione acustica degli edifici (aggiornata a maggio 2017)

– Linee guida per l'effettuazione dei controlli e FAQ della Regione Toscana

 

 

Normativa regionale: 

– LOMBARDIA

D.D.S. n.2018 del 19.02.2020 – aggiornamento della “modulistica edilizia unificata e standardizzata”
– obbliga a indicare se l’intervento edilizio è soggetto o meno all’osservanza dei requisiti acustici passivi;
– in caso positivo il Progettista o il Direttore dei Lavori o il Tecnico Competente in Acustica devono allegare una “Attestazione di conformità”;
– obbliga ad attestare la conformità delle opere al progetto. 

L.R. n.11/2020: Legge di semplificazione 2020
– introduce alcune variazioni alla L.R.13/2001 in particolare modificando l’art.7 “Requisiti acustici degli edifici e delle sorgenti sonore interne” con la cancellazione di ogni riferimento alla “fase sperimentale” e la specifica “con deliberazione della Giunta regionale sono adottate linee guida, […] per promuovere l’applicazione uniforme delle attività di verifica del rispetto in opera dei requisiti acustici degli edifici e delle sorgenti sonore interne”. Ora la legge regionale di fatto indica che i progetti relativi a nuove costruzioni devono essere corredati da valutazione e dichiarazione da parte di tecnico competente in acustica, che attesti il rispetto dei requisiti acustici del DPCM 5-12-1997. (fonte ANIT) 

– TOSCANA

Delibera di Giunta Regionale n.1018 del 25-09-2017 "Linee guida per l'effettuazione dei controlli sui requisiti acustici passivi degli edifici" e modulistica collegata

– ALTRE REGIONI

In costruzione... Si veda anche al sito ANIT

 

 

Potenza sonora e rumorosità delle macchine 0

L'"Agente Fisico" è a disposizione per fornire consulenza e preventivi per la determinazione della potenza sonora di singole sorgenti: contattateci liberamente e senza impegno!
 

RIFERIMENTI NORMATIVI:

 

– Direttiva 2006/42/CE “Nuova Direttiva Macchine”, punto 1.5.8. “Rumore”

– D.Lgs. 27 gennaio 2010 n. 17 (recepisce la "Nuova Direttiva Macchine”)
spec. Art.1.7.4.2 “Contenuto delle istruzioni”

– Norme serie ISO 3740 (per la determinazione della potenza sonora di singola sorgente) e spec.:
ISO 3741 e ISO 3742 (misure in camera riverberante)
ISO 3743 (misure in camera semiriverberante)
ISO 3745 (misure in camera semi/anecoica)
ISO 3744 (misure all'aperto per sorgente <15m)
ISO 3746 e ISO 3747  (misure all'aperto per sorgente qualsiasi)

- Norma UNI EN ISO 9295:2015 "Acustica – Determinazione dei livelli di potenza sonora ad alta frequenza emesso dalle macchine e apparecchiature" 
[specifica quattro metodi per frequenze tra 11,2 kHz e 22,4 kHz, complementari ai metodi descritti nella UNI EN ISO 3741 e UNI EN ISO 3744, tre basati sulla tecnica della camera riverberante, il quarto con uso di un campo libero su un piano riflettente]

- Norme serie ISO 9614 (per la determinazione della potenza sonora tramite intensimetria)

- Norma UNI/TR 11727:2018 "Acustica – Indicazioni operative per la redazione delle informazioni sulle emissioni acustiche delle macchine"
[fornisce anche un formato per facilitare i fabbricanti delle macchine a riportare nel manuale d’uso del proprio prodotto informazioni in conformità alla legislazione vigente; si applica alle macchine soggette alla Direttiva Macchine 2006/42/CE e alla Direttiva 2000/14/CE per quelle destinate a funzionare all’aperto.

 

Macchine ed attrezzature destinate a funzionare all'aperto:

– D.M.A. del 25 gennaio 2018 (definizione delle caratteristiche del corso di formazione in materia di acustica ambientale di cui al DLgs. 262/2002)

– D.Lgs. n.41 del 17/02/2017: "Disposizioni per l'armonizzazione della normativa nazionale in materia di inquinamento acustico con la direttiva 2000/14/CE e con il regolamento (CE) n. 765/2008"
[modifica il D.Lgs. 262/2002 sulla certificazione della potenza sonora garantita di (determinate categorie di) macchine destinate a funzionare all’aperto. APPROFONDIMENTI]

– D.M.A. del 26 aprile 2013 (organismi demandati alla valutazione di conformità dell'emissione acustica delle macchine ed attrezzature destinate a funzionare all'aperto)

– Direttiva 2006/42/CE (macchine ed attrezzature destinate a funzionare all'aperto)

– D.Lgs. n. 262 del 4 settembre 2002: "Attuazione della direttiva 2000/14/CE concernente l'emissione acustica ambientale delle macchine ed attrezzature destinate a funzionare all'aperto" 
[modificato dal D.Lgs. 41/2017 e dal D.M.A. 25/1/2018]

 

Altri apparecchi e veicoli:

– D.M. 31/5/2001 (trattori agricoli o forestali a ruote)

– D.M. 13/4/2000 (scappamento dei veicoli a motore)

– D. Lgs. n.134/1992 (apparecchi domestici)

– D. Lgs. n.135/1992 (escavatori  idraulici, a funi, apripista, pale caricatrici e caricatori-escavatori, ovvero "macchine di movimento-terra") 

– D. Lgs. n.137/1992 (gru a  torre  utilizzate  per  compiere  lavori  nei  cantieri industriali ed edili)

– D.M. n.588/1987 (altre macchine e attrezzature per le quali è previsto l'obbligo di certificazione acustica) 

 

Banche dati:

– Banca dati schede di potenza sonora  sul sito F.S.C. (ex C.P.T.) Torino

– valori di potenza sonora sono tabulati anche nella Banca Dati Rumore PAF

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