Si riportano le dichiarazioni della presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Chimici e dei Fisici, Nausicaa Orlandi, sulla situazione incresciosa che persiste oramai da tre anni:
 
<< A distanza di più di tre anni dall’entrata in vigore della Legge 11 gennaio 2018, n.3, con cui viene istituita la figura professionale del Fisico, non si sente ancora parlare dell’esame di Stato per l’iscrizione all’Albo settore Fisica sezioni A e B. Un vuoto normativo questo che con il passare del tempo sta diventando sempre più pesante per tutti i giovani che desiderano, una volta conseguita la laurea, accedere al mondo del lavoro e partecipare anche a bandi di concorso pubblico. In un Italia che corre ad alta velocità per raggiungere l’obiettivo dell’attuazione del Piano Nazionale della Ripresa e Resilienza, i giovani, i laureati in fisica, non vedono riconosciuti i loro diritti. Il DM 23.03.2018 ha infatti previsto un periodo transitorio durante il quale, sino all’istituzione dell’esame di Stato, laureati nelle discipline delle scienze fisiche con esperienza pregressa di 5 anni possono iscriversi all’Albo senza esame di Stato. Sono tuttavia trascorsi già tre anni e coloro che al 2018 non avevano conseguito i 5 anni di esperienza e tutti i neolaureati non hanno il diritto di potersi iscrivere ad un Albo ed esercitare la professione per la quale hanno così duramente studiato. >>
 
Fonte: Quotidiano Sanità, 18 giugno 2021