[Aggiornamento agosto 2020] La pandemia da COVID-19, tra tanti effetti negativi e drammatici, ha offerto anche qualche opportunità e consolazione: tra queste, l'abbassamento drastico dei livelli di inquinamento – e dell'inquinamento acustico in particolare 

 

Nel corso della clausura (lockdown) la quiete ritrovata nelle nostre città ha potuto essere oggetto di studio scientifico: l’Associazione Italiana di Acustica (AIA) ha perciò lanciato una campagna per la raccolta e analisi dei livelli sonori misurati da postazioni di monitoraggio fisse e mobili in ambiente esterno durante l’emergenza, con la finalità di caratterizzare a livello nazionale uno scenario acustico unico.

I dati potevano essere raccolti e condivisi da chiunque – anche non professionisti, in possesso di un semplice smartphone con app adeguate – purché fossero correttamente circostanziati con le informazioni metrologiche fondamentali (coordinate del punto di misura, parametri acustici misurati, ...) oltreché, ovviamente, nell’assoluto rispetto del D.P.C.M. 11/3/2020 e di tutte le disposizioni atte a contenere la diffusione del contagio. I partecipanti dovevano compilare il modulo riportato sul sito AIA

Non avremmo mai immaginato che nell'Anno Internazionale del Suono (IYS 2020) saremmo stati chiamati ad attestare e analizzare una situazione così anomala, tuttavia... si è potuta fare di necessità virtù!

 

Ecco dunque che in piena estate hanno cominciato ad essere resi noti i risultati della campagna, con la pubblicazione della mappa dei punti di misura con i primi dati elaborati.

 

Su 326 punti complessivi censiti, sono pervenuti dati relativi a 179 punti, di cui 131 finora elaborati, per un totale di 73294 campioni orari.

I punti di misura e i relativi dati sono in continua crescita grazie anche al contributo da parte delle ARPA/APPA, reso possibile attraverso uno specifico accordo di ricerca in via di formalizzazione tra le diverse Agenzie e l’AIA.

Gli obiettivi specifici dell’accordo sono:

– raccogliere, organizzare e sistematizzare attraverso un’unica piattaforma informativa i dati relativi alle misurazioni e ai monitoraggi acustici effettuati nell’ambiente esterno da enti, istituzioni, aziende, liberi professionisti e privati cittadini;

– effettuare un’analisi acustica di primo livello su vasta scala dei livelli sonori ambientali e sulla percezione dei paesaggi sonori durante l’emergenza epidemiologica, in funzione dei diversi contesti territoriali e delle differenti tipologie di sorgenti sonore, valutando laddove possibile le variazioni indotte rispetto agli scenari precedenti e successivi alla crisi;

– realizzare una attività di ricerca e di approfondimento di quanto previsto al punto precedente su alcune aree campione, sulla base dei dati disponibili e laddove vi siano informazioni sufficientemente dettagliate e continue nel tempo;

 

– acquisire informazioni e conoscenze utili per lo studio delle aree silenziose, sulla base dei dati resi disponibili dall’iniziativa.

 

(fonti AIA1, AIA2)