AGGIORNAMENTO: L'ECLISSI OSSERVATA CON STRUMENTI RUDIMENTALI...

 

La eclissi di Sole del 20 marzo 2015 si manifesta come totale in una fascia molto settentrionale dell'Europa, comprendente le isole FaerOer e Svalbard.

Tuttavia anche nell'Europa continentale il fenomeno è straordinariamente marcato, con percentuali di copertura del disco solare che variano all'incirca dal 90% della Norvegia al 50% della parte più meridionale dell'Italia. Per la precisione, nel nostro paese la magnitudo (frazione del diametro del disco solare coperta dal disco lunare durante la fase centrale dell'eclisse) oscillerà tra un valore minimo di 0,541 per un osservatore di Palermo e un valore massimo di 0,713 per chi osserverà da Milano. Il massimo del fenomeno, che durerà in tutto circa 2h20m, si avrà attorno alle ore 10:40.

 

Le prossime eclissi di Sole con percentuali di oscuramento così elevate sul territorio italiano si avranno soltanto nel 2026–2027... Belle eclissi anulari si avranno nel 2059 e nel 2075, ma non è prevista alcuna eclisse totale sulla Penisola fino al 2081 e 2088.
Anche per questo motivo si raccomanda di "staccare" per un'oretta dai propri impegni quotidiani e dedicarsi, la mattina di venerdì 20 marzo 2015, alla contemplazione di questo spettacolare fenomeno naturale.


AVVERTENZE PER L'OSSERVAZIONE:
L'OSSERVAZIONE DIRETTA DEL SOLE E' PERICOLOSA PER GLI OCCHI e soprattutto E' MOLTO PERICOLOSA QUANDO SI USANO LENTI, TELESCOPI O BINOCOLI. A occhio nudo, il Sole va osservato attraverso FILTRI DA SALDATORE (con indice di protezione numero 14)  o altri FILTRI CERTIFICATI che proteggono dalle radiazioni ultraviolette (UV) e infrarosse (IR). Sono comuni ad esempio i filtri in Mylar, composti da due sottili strati di plastica separati da un foglietto di alluminio, proposti spesso nella forma di "occhiali da eclisse".
Si raccomanda in ogni caso di INTERROMPERE ogni tanto l'osservazione e verificare di non essere soggetti a fenomeni di abbagliamento (persistenza dell' "ombra" del sole nell'occhio).
Qualora si usino telescopi o binocoli, è raccomandato porre il/i filtro/i davanti allo strumento, cioè a monte dell'obiettivo. 
Però, il metodo forse più divertente per osservare il Sole è quello per proiezione. Si può usare una lente oppure una scatola di cartone con un piccolo foro, dal quale la luce del sole sarà proiettata su di uno schermo posto dal lato opposto della scatola. [Maggiori informazioni sul pericolo derivante dalla osservazione diretta del Sole.]

 

Nella tabella seguente (fonte: UAI) vengono riportati, per tre località italiane a diverse latitudini, gli orari (in ora locale italiana: TU + 1h) di inizio, fase centrale e fine dell'eclisse, nonchè le rispettive altezze del Sole sull'orizzonte e la magnitudine durante il massimo:

Eclisse Parziale di Sole del 20 marzo 2015
LocalitàInizio eclissealtezzaMassimoaltezzaMagnitudineFine eclissealtezza
Milano09 h 24 m 12 s29°10 h 32 m 09 s37°0,71311 h 44 m 02 s43°
Roma9 h 23 m 43 s32°10 h 31 m 13 s42°0,62211 h 42 m 35 s47°
Palermo9 h 20 m 50 s35°10 h 26 m 39 s44°0,54111 h 26 m 38 s51°

 

Di seguito si riportano alcuni grafici, utili a stimare a colpo d'occhio gli orari salienti e la percentuale di copertura nelle diverse località europee.  

 

 Per maggiori informazioni si rimanda ai siti:

Divulgazione.uai.it

Eclipsewise.com

Corriere della Sera

Astronomia Pratica

Come osservare una Eclissi di Sole

Come fotografare il Sole

NASA Solar Eclipses' page

 


Sul pericolo derivante dalla osservazione diretta del Sole 

 

(Fonte: dr. Fulvio Parentin, Istituto per l'Infanzia "Burlo Garofolo" Trieste – Unità Operativa di Oculistica)

La luce del Sole è causa di numerose affezioni oculari, sia croniche che acute.

 

Patologie croniche

Le più comuni patologie croniche dell’occhio in cui l’esposizione protratta alla luce del Sole gioca un ruolo importante, sono rappresentate dalla cataratta, dalla degenerazione maculare senile e dallo pterigio. In tali casi l’irraggiamento del bulbo oculare rappresenta una sicura concausa, assieme tuttavia a molti altri fattori di rischio ambientali (dieta, inquinanti, ecc.) ed a fattori genetici (predisposizione familiare).

Patologie acute

Le forme acute sono invece direttamente correlate all’esposizione dell'occhio alla luce solare, con un sicuro rapporto causa-effetto. I più comuni esempi di fototraumatismo acuto sono rappresentati dalla retinopatia solare e dalla retinopatia dei saldatori.

L’osservazione diretta del Sole induce un’irradianza retinica pari a 10 W/cm2 ovvero 100.000 volte superiore a quella che si verifica in condizioni normali.

La retinopatia solare è dovuta al fototraumatismo indotto dalle radiazioni infrarosse (IR) ed ultraviolette (UV): mentre le prime inducono un incremento della temperatura retinica (fotocoagulazione), i raggi UV inducono un danno di tipo fotochimico. Ciò è dovuto all’alta concentrazione di ossigeno nella retina, ai densi strati di lipidi sensibili all’ossidazione ed alla presenza di molecole pigmentate che “intrappolano” i fotoni.

 

Nonostante le campagne di informazione operate sui media, in occasione delle eclissi di Sole si ripetono regolarmente episodi di retinopatia solare. Ciò è dovuto quasi sempre all’impiego di filtri insufficienti a bloccare le radiazioni UV.

La sintomatologia consiste nella percezione duratura di uno scotoma centrale del campo visivo (macchia scura) e nella presenza di eritropsia (visione rossa).

Fortunatamente, nel 90% dei casi tale sintomatologia tende a regredire in un periodo compreso tra 2 settimane e 6 mesi. In virtù del meccanismo patogenetico, può essere utile una terapia tempestiva con farmaci antiossidanti e antinfiammatori (vitamine del gruppo A, C, E, corticosteroidi).

 

L'osservazione diretta del Sole è un caso estremo di esposizione alle Radiazioni Ottiche Naturali (RON), le quali, più generalmente intese (spec. esposizione dell'occhio alla luce indiretta del Sole, esposizione della cute) rappresentano un agente fisico di rischio significativo per certe categorie di lavoratori.