(Aggiornamento 6 giugno 2015 – fonte: J. Fogola sul sito AIA)

 

Avviati i lavori per la revisione della normativa acustica

 

Il 21 maggio 2015 si è tenuta, presso la sede di ISPRA a Roma, la riunione di avvio per la revisione della normativa in campo acustico. Per poter adempiere a quanto previsto, il Ministero dell’Ambiente ha chiesto ad ISPRA di fornire un supporto tecnico per lo  studio delle tematiche oggetto di delega. Vista la complessità del lavoro da svolgere è stato nominato un gruppo ristretto di coordinamento costituito da un rappresentante di ISPRA (S. Curcuruto), di Arpa Toscana (G. Licitra) e di Arpa Piemonte (J. Fogola), e sono stati costituiti 12 gruppi di lavoro, uno per argomento della delega governativa, che hanno da subito avviato la propria attività discutendo i principali punti da affrontare, contenuti in una serie di schede appositamente predisposte  (VEDI SCHEDE).
I gruppi di lavoro dovranno produrre, entro la fine del 2015, una o più relazioni tecniche da consegnare al Ministero dell’Ambiente, sulla  base delle quali verranno successivamente predisposti gli schemi dei decreti legislativi, che dovranno essere approvati inderogabilmente dal Governo entro il mese di giugno 2016.

 


 

(fonti: J. Fogola e A. Tombolato sul sito AIA; newsletter ANIT)

 

Pubblicata la Legge 161/2014 (Legge Europea 2013 bis): in vigore la delega al Governo per la revisione della normativa acustica

 

La Legge Europea 2013 bis è stata approvata dal Parlamento in via definitiva il 30 ottobre 2014 (GU Serie Generale n. 261 del 10/11/2014 – SO n. 83) ed entrerà in vigore dal 25 novembre.

 

Con tale provvedimento viene delegato il Governo ad una revisione della normativa acustica di ampia portata, dall’acustica ambientale alla regolamentazione del rumore delle macchine destinate ad operare all’aperto, dall’acustica edilizia alla figura del Tecnico Competente, operando l'armonizzazione della normativa italiana alle Direttive 2002/49/CE, 2000/14/CE e 2006/123/CE.

 

Il lavoro di revisione che attende il Governo è di notevole portata:

– dovranno essere riviste le disposizioni nazionali in materia di acustica ambientale (ex Direttiva 2002/49/CE: infrastrutture stradali, ferroviarie e aeroportuali che superano determinate soglie dimensionali);

– si interverrà sulla dichiarazione della potenza sonora garantita di (determinate categorie di) macchine destinate a funzionare all’aperto 

(ex Direttiva 2000/14/CE, recepita in Italia con il D.Lgs. 262/2002: macchine movimento terra, escavatori, ecc.); 

– si ridefinirà la figura del “Tecnico Competente in Acustica” (ex Direttiva 2006/123/CE, “relativa ai servizi del mercato interno”);

– in materia di acustica in edilizia, la Comunitaria prevede che siano individuate procedure semplificate di applicazione della normativa nazionale di settore (al riguardo, è notizia recente che l’articolo 17 del decreto “Sblocca Italia” dovrebbe prevedere un percorso che porti all’adozione del “Regolamento Edilizio Unico”).

 

All'art. 19 viene indicato che il Governo è delegato ad adottare, entro diciotto mesi, uno o più decreti legislativi per il riordino dei provvedimenti normativi vigenti. Il comma 2 riporta l’elenco dei provvedimenti da adottare. La lettera “g” specifica che un decreto legislativo dovrà riguardare la “semplificazione delle procedure autorizzative in materia di requisiti acustici passivi degli edifici”.

 

L’Associazione Italiana di Acustica ha previsto l’istituzione di specifici gruppi di lavoro, con il compito di elaborare documenti a supporto dell’azione del Governo.

 

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