(fonte: Newsletter "“Sicurezza sul lavoro - Know Your Rights!” n.149 del 18/02/14 - Marco Spezia <sp-mail @ libero.it>)

MAI TANTI MORTI SUL LAVORO DA QUANDO IL 1° GENNAIO 2008 È STATO APERTO L'OSSERVATORIO INDIPENDENTE DI BOLOGNA

 

di Carlo Soricelli

11 luglio 2014

 

Come mai nessuno alla Camera dei Deputati contesta i dati dell'INAIL?

Tutti ormai sanno che monitora solo i propri assicurati e tantissimi lavoratori non lo sono. L'INAIL non specifica mai chiaramente che i "presunti cali" anche tra i loro iscritti sono anche dovuti al numero di lavoratori che assicura in meno  (milioni di partite IVA e tantissime altre categorie non lo sono) e alle automobili tecnologicamente più sicure che per fortuna anche i lavoratori comprano una volta rottamate le vecchie.

Io posso dimostrare che non è così, che i morti sul lavoro (tutti quelli che muoiono lavorando e non solo gli assicurati INAIL) non sono mai calati  da quando il 1° gennaio 2008  ho aperto l'Osservatorio: i morti sui luoghi di lavoro sono tutti monitorati e archiviati in appositi file e non temo smentite. Perchè nel Parlamento Italiano nessuno, di nessun partito si occupa a fondo di queste tragedie?

Solo il nove luglio di quest'anno i lavoratori morti sui luoghi di lavoro sono stati 10 nelle province di L'Aquila (tre) Verona, Parma, Salerno, Torino, lecce, Cremona e Bari

Due sono stati schiacciati dal trattore (sono 96 dall'inizio dell'anno) e 86 da quando  il 28 febbraio 2008 abbiamo mandato una mail a Renzi, Martina e Poletti sull'imminente strage che sapevamo ricominciasse entro pochi giorni.  

L'anno scorso i morti sul lavoro  sono stati complessivamente oltre 1200 e non 660 come ha denunciato in parlamento l'INAIL.

Registriamo anche una aumento del 4,5% rispetto allo stesso giorno del 2008, anno in cui è cominciata una crisi che ha fatto perdere milioni di posti di lavoro, ma che ha prodotto tantissimo lavoro in  nero e precario.  Erano dal 1° gennaio al 10 luglio del 2008 315. Sono al 10 luglio 2014 329, l'aumento è del 4,3%, e stiamo parlando solo dei lavoratori morti sui luoghi di lavoro, almeno altrettanti sono morti sulle strade e in itinere.

Esiste qualche parlamentare che ha a cuore la vita di chi lavora. In tanti sono stati avvertiti con e-mail dall'Osservatorio del reale numero delle morti sul lavoro, ma nessuno chiede spiegazioni.

Chiedo di essere anch'io, come curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro, ascoltato in Senato (che spero rimanga eleggibile dai cittadini italiani) e portare in questa sede in visione tutta la documentazione relativa alle morti sul lavoro. Lo stesso chiedo alla Camera dei Deputati. Anche la Presidente della Camera Boldrini è stata sempre stata messa al corrente attraverso mail del reale numero di morti, e suo dovere sarebbe stato quello d'approfondire e di verificare se quello che scrivo è vero. Ma temo che sia come al solito tempo sprecato.

Anche tanti parlamentari riceveranno questa mail, come del resto l'Osservatorio ha spedito loro nel corso degli anni. Senza ovviamente ottenere nessun risultato.

 

 

Cordiali saluti

Carlo Soricelli curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro